lunedì 11 aprile 2011

Diari di Mussolini: la replica di Mimmo Franzinelli a Libero (mai pubblicata)

Il botta e risposta tra Libero e Mimmo Franzinelli sui Diari di Mussolini. L'articolo di Libero, a firma Francesco Borgonovo, e la replica di Franzinelli, inviata al quotidiano il 7 aprile e ancora non pubblicata.

 

All'egregio Direttore di "Libero",
Le chiedo cortesemente diritto di replica all’articolo di Francesco Borgonovo I falsi di “Repubblica” sui diari del Duce, ovvero alle critiche rivolte al sottoscritto per l’intervista-anticipazione sul volume Autopsia di un falso (Bollati Boringhieri).

Ho l’impressione che il vostro redattore “butti in politica” una questione complessa e articolata, su cui ho recuperato una quantità di documenti inediti e sviluppato un’analisi dettagliata, passando al setaccio il Diario 1939. Spero che il Suo giornale vorrà valutare questo materiale senza paraocchi ideologici né timori di annoiare i lettori «con complicate ricostruzioni storiche»: non necessariamente l’analisi sull’autenticità o sulla falsità di documenti deve risultare noiosa.
Borgonovo scrive che «né Dell’Utri né Bompiani né “Libero” che allega i fascicoli hanno mai sostenuto che si trattasse sicuramente di originali». Se è vero che Bompiani ha adottato la formula pilatesca dei Diari veri o presunti, Dell’Utri e “Libero” sono andati ben oltre. In un’intervista a «Repubblica» del luglio 2009 il senatore dichiarò e motivò l’autenticità dei diari (trascrivo per esteso le sue dichiarazioni a p. 193). A pag. 82 di Autopsia di un falso figura il manifestino pubblicitario dal categorico titolo Libero regala i diari di Mussolini, corredato da frasi inequivocabili: «La storia scritta di suo pugno. I dibattuti manoscritti del duce».
Siccome non siamo dinanzi a questioni di fede (i diari non sono la Sindone), è sbagliato l’epiteto di «pentito» affibbiato a Brian Sullivan, «colpevole» di avere sostenuto l’autenticità delle agende di cui oggi ha verificato l’inattendibilità: Sullivan ha laicamente tratto le conclusioni logiche dall’esame di documentazione inedita sull’origine e la stesura dei diari. Lo storico non deve ragionare per partito preso, ma sul materiale di cui dispone.
Il tono cortese delle dichiarazioni del senatore Dell’Utri («Mi fa piacere che sia uscito questo libro di Franzinelli e che se ne parli») fa sperare che accetterà l’invito a discutere l’autenticità dei diari: sarei lieto di partecipare a un’eventuale iniziativa organizzata da «Libero», sia per confrontare le rispettive posizioni sul materiale che state pubblicando sia per rispondere a ogni domanda che vorrete pormi sulla ricerca culminata in Autopsia di un falso.
Grazie dell’attenzione e distinti saluti,
Mimmo Franzinelli



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